La storia di RiKi

 

n principio era il Verbo, 

il Verbo era presso Dio 

e il Verbo era Dio. 

Egli era in principio presso Dio: 

tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. 

In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;

la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l' hanno accolta.

Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. 

Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. 

Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. 

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. 

Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.

Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. 

A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: 

a quelli che credono nel suo nome,

i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati. 

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; 

e noi vedemmo la sua gloria,

(Gv 1, 1-14)

Vabbè, volevo iniziare proprio dall’inizio, ma visto che si fa lunga, adesso accorcio un po' e arrivo al sottoscritto.

L’universo ha dovuto attendere fino al 1° luglio 1964 prima che io vedessi la luce. Nel senso fisico del termine. Nel senso spirituale del termine l’attesa si è ancora prolungata e poi, sì, c’è stato qualche sfavillìo , ma la cosa non è stata proprio brillante per via del soggetto un po’ imbambolato. Nel senso che da una creatura che aspetta eoni per fare questa cosa dell’accoppiamento tra un corpo e un anima, magari Uno si aspetta che ci sarà un pochetto di entusiasmo, di partecipazione, nel senso di riconoscere con gioia il proprio Creatore, fargli un po’ di feste e tutto quel genere di cose.

Invece no! Che uno faccia le cose con calma, che non sia affrettato: va bene; ma questo fare un passo avanti e uno indietro, uno avanti e due indietro.... E' esasperante! ci vuole la calma di Dio a sopportarlo! E in effetti uno dei "luoghi" metafisici migliori per incontrare il Signore è proprio la sua infinita capacità di sopportarci nei nostri errori... Ma non Gli basta: fa di più! Ci ama!

Che poi raccontare la mia storia non è questa meraviglia di per sé, ma siccome il Signore, fra gli altri, ha voluto creare anche me ci sarà stato un motivo, e anche in me si scorgerà quest'opera creatrice...

Nato, battezzato, cresciuto andando - in costante ritardo - a messa alla domenica,  preghierine alla sera e tutto così fino a che qualcosa inizia muoversi nella spiritualità della mia mamma. E' il 1975, ho undici anni e la mamma comincia ad avere comportamenti "devianti": d'estate a Levanto ci (me e mio fratello Guido) porta a messa alle 17:30 nei giorni feriali. D'inverno andiamo a messa alle 7:30 nella cappella delle suore in viale Bernabò Brea. Ci propone il rosario.

La svolta per lei, che aveva cominciato da ragazza con Rinascita proseguendo  poi  con le Equipes Notre-Dame e ancora - dal '70 al '74 - con la Pro Civitate Cristiana, arriva proprio nel 1975 con il movimento sacerdotale mariano e gli incontri con don Gobbi.

Per me adolescente il rosario va a momenti: a volte lo sgrano, più spesso lo lascio a prendere polvere. Alla messa vado volentieri ed  è una esperienza che continua, seppure a periodi alterni negli anni, insieme a mio fratello. Ricordo chiaramente che a 14 anni mia mamma mi manda a Moneglia una settimana da un amico a condizione che io vada tutti i giorni a messa.

Provo qualche esperienza in parrocchia: un gruppo di lettura del vangelo mi lascia annichilito: la lettura di una pagina mi trovava consenziente ma senza nulla da dire.... Provo un gruppo giovani che fa oratorio... Che noia, che disorganizzazione! Poi su suggerimento di un amico faccio due incontri di azione cattolica: BRRRR! un brivido mi corre ancora nella schiena al pensiero. Troppe parole!

Guido intanto entra negli scout nel noviziato del Genova 10° AGESCI. Ho 15 anni e sono contro tutto per principio, compreso l'andare per monti alla domenica. Ho il motorino e scorazzo in giro divertendomi, ma gli interrogativi sulla vita, l'universo e tutto quanto (!) mi martellano. Litigo in casa e tengo un diario giornaliero nel quale cerco di tenere la rotta e di sollevarmi dalle depressioni, ahimè, anche amorose...

1980: è luglio e Franco Quattrocchi, il papà di Marcella organizza una route in Trentino con base a Predazzo. L'esperienza mi piace e mi dà fiducia sulle mie capacità. E tanto mi basta. Ma nel contempo l'esperienza mi prepara all'evento di svolta. Marcella (e anche Guido) a dicembre  partecipa alla Route di Natale della Comunità di Soviore su S. Benedetto e in settimana bianca a Bellamonte con don Giorgio Basadonna me ne parla in termini entusiastici. 1981. C'è la Route di Pasqua a Soviore... ti interessa? A Pasqua non ho niente da fare... Sì! Chiamo don Sandro e la cosa è combinata, mi aggrego al gruppo Genova 10° che partecipa col Noviziato e dormo in tenda con un mio ex compagno di scuola. Esperienza straordinaria, che mi galvanizza! La settimana dopo entro negli Scout!

A giugno conosco una incantevole ragazza di nome Laura...

Comincio a confessarmi da don Angelo Bagnasco, assistente del Clan.

Nel 1982 la mia famiglia va a Medjugorie.

A questo punto i fili ci sono tutti. Si rompono e si riannodano, si intrecciano, si torcono... la corda è fatta così.

Deregulation! Maturità nel 1983, poi un anno di Fisica. 1984 Partenza dal Clan e uscita dal gruppo. Poi la puntata agricola con la maturità agrotecnica nel 1985. Guido entra in seminario. Inizio a lavorare prima come fattorino da ottobre 1985 a giugno 1986. Stacco con Laura per qualche mese. Viaggio in vespa a Capo Nord, primo dei 5 grandi viaggi. Un'iniezione di euforia! Divento Capo Clan con Marco e Lucia e qui la strada si inerpica... Comincio a lavorare per la Balducci. Mi iscrivo a Scienze Politiche, senza grandi successi...a settembre 1987 passo alla Bruschettini. Nel 1990 entro in Regione. E' la stabilità. Riprendo Scienze Politiche. Agosto 1991: stop con Laura per nove mesi. Durissimi, ma determinanti. Ci sposiamo il 24 aprile 1993. E' il punto nodale della mia vita.  Andiamo a vivere a Levanto. L'entrata nel gruppo scout di Levanto, cinque figli, un trasloco, l'avventura politica, i corsi di preparazione al matrimonio, i concerti con "Il mio Dio Canta Giovane", i viaggi all'estero in camper...

La mamma muore a 64 anni l'11 settembre 2000. Un'altra salita, la strada spirituale si inerpica ancora.

Guido riprende le Route di Natale abbandonate da tempo da don Sandro, mancato nel 1999, la mia strada torna a riannodarsi strettamente con Soviore...

 

Ed eccoci qua! Il risultato di questo frullato di esperienze è ancora in giro ...