Indice
Premessa
I. L'identità del Sacerdote
II. Le peculiarità della Diocesi dell'Ordinariato Militare
III. La Pastorale della "presenza"
IV. Una presenza "visibile"
V. Una presenza "Propositiva"
VI. Una pastorale "variegata e univoca"
VII. Il "sensus Ecclesiae"
VIII. La cura dei "rapporti" e delle "piccole cose"
IX. La comunione con il Vescovo e con i Confratelli del Presbiterio
X. Affidamento
Bagnasco
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PREMESSA  

“Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse:
…vieni e seguimi” (Mc 10,21).

1. Il Divino Maestro fissa anche voi, cari Seminaristi.
Fissa il volto di ciascuno e pronuncia il
vostro nome rivolgendovi, ogni giorno di nuovo,
il primo invito: “Vieni e seguimi”. Come è evidente,
e come la vostra esperienza conferma, la
vocazione non è una scelta principalmente funzionale,
destinata a dei compiti; è innanzitutto una
“dichiarazione d’amore”.
Il giovane del Vangelo comprende che è in gioco
la vita. La logica propria dell’amore che chiama e
dell’amore che risponde è quella del “tutto e per
sempre”: il suo dinamismo non prevede condizioni,
intermittenze, spazi o tempi “esenti”, “zone
franche”.
Con questa Lettera desidero farvi sentire il
mio affetto di Padre e Pastore, e accompagnare il
vostro lavoro di discernimento e di formazione
guardando la meta affascinante e ardua del Sacerdozio.
Voi sapete che è la Chiesa che - Madre e
Maestra - indica quali sono le condizioni perché i
candidati si formino come pastori secondo il
cuore di Dio. La vocazione, infatti, esiste nella
Chiesa e per la Chiesa: per questo non è mai un
“diritto”, ma è per tutti un “dono”.
Insieme agli orientamenti del Magistero,
è necessario che i candidati al Sacerdozio nel Seminario
dell’Ordinariato Militare conoscano
anche le peculiarità che caratterizzano la vita e il
ministero del Cappellano Militare. Tali peculiarità
derivano dallo specifico ambiente a cui saranno
destinati come Pastori e che, opportunamente
conosciute e accolte, devono ispirare la
formazione umana, spirituale, intellettuale e pastorale
in ordine alla necessaria “idoneità”. Ricordiamo
subito che, mentre nelle altre Diocesi si
dà una certa molteplicità di ministeri, nell’Ordinariato
esiste una notevole mobilità e varietà di
ambienti, ma sempre all’interno dell’unica
“forma”, quella del Cappellano Militare.
In questa prospettiva, il Santo Padre ha
previsto che ogni Ordinariato Militare nel mondo
possa avere un proprio Istituto di formazione:
“L’Ordinariato Militare può, con l’approvazione
della Santa Sede, erigere un Seminario e promuoverne
ai sacri Ordini nell’Ordinariato i suoi
alunni, una volta completata la specifica formazione
spirituale e pastorale”. Alla luce delle Direttive
del Papa e dell’esperienza, mi piace testimoniare
che il nostro Seminario, istituito con
l’approvazione della Santa Sede l’8 dicembre
1998, è una grazia per la Diocesi.